«Dottore, mi prescrive qualche ora di patrimonio culturale?»

Dialogo

E se il nostro patrimonio architettonico e urbano, oltre a costituire un bene economico e culturale, fosse anche benefico per la nostra salute? E se svelare e costruire insieme nuove storie fosse un modo per promuovere la salute mentale delle giovani generazioni? Alcune risposte arrivano dalla presentazione degli esiti del progetto Healing Heritage, che ha coinvolto studenti universitari e ragazzi con esperienza di fragilità mentale in attività di co-creazione presso l’ex complesso manicomiale di Collegno. A seguire, una simulazione che vede il coinvolgimento del pubblico condotta dagli artisti del Centro di Residenza per la Danza Lavanderia a Vapore.

Con la partecipazione di

Francesca Cinalli & Paolo De Santis
Centro di Residenza per la Danza Lavanderia a Vapore

Dal 2008 portano avanti un percorso di pratiche estetiche performative tra Oriente-Occidente, rito-tradizione, simboli-archetipi, natura-artificio. Sono parte di Tecnologia Filosofica dal 2000. Collaborano con enti culturali nazionali e internazionali. Cinalli, danzatrice-coreografa, De Santis musicista-compositore, conducono insieme workshop experience con giovani e comunità.

Eugenia Coscarella
Centro di Residenza per la Danza Lavanderia a Vapore

Dramaturga di comunità, formatrice, artista, collabora con la Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza della Danza di Collegno, nei progetti di welfare e nelle attività di documentazione artistica e blog. Sceglie la danza e la poesia come vie per costruire processi e pratiche artistiche in ambito formativo e performativo.

Giulia Mezzalama
DIST – Politecnico di Torino

Ricercatrice in Storia dell’Architettura, svolge attività di ricerca e di didattica in materia di patrimonio culturale, in relazione ai processi di innovazione sociale. Partecipa a progetti di ricerca nazionali e internazionali (Horizon Europe) sul ruolo sociale del patrimonio culturale e delle digital humanities. É co-fondatrice di MinD Mad in Design, associazione culturale che, attraverso progetti di inclusivi e multidisciplinari, opera in risposta a situazioni di disagio e marginalità nell’ambito della salute mentale. Dal 2021 collabora con CCW – Cultural Welfare Center, in qualità di Vicedirettrice del Master Executive “Cultura e Salute”.